rivista del rito teatrale, comunitario e interattivo
l’educazione e della salute e l’aper-
mali della società italiana: la prolife-
Una volta ci si metteva in posa davanti all’obiettivo,
LONDRA - Chi trova un amico, afferma il noto proverbio, trova un teso-
probabilità una invivibile Bastille.
atteggiandosi più o meno goffamente alla ricerca di un
ro. Ma è una fortuna che capita sempre più di rado. L’aumento delle ore
improbabile immagine ideale di sé stessi. Adesso che i
lavorative in una società iper-competitiva e l’avvento di Internet come
cellulari o altri strumenti sono in grado di filmare e regi-
compagno inseparabile del tempo libero hanno creato una generazione
strare qualsiasi cosa, la tentazione più
di giovani uomini quasi privi di autentici
o meno irresistibile è di piazzare lì e
amici, rivela un’indagine pubblicata dal Un mondo
della libertà, cioè una libertà a tutti i
Il caz- abbandonarsi a quella variante del Sunday Times di Londra. Vent’anni or sono, zeggio flusso di coscienza che è il cazzeggio. un rapporto sull’amicizia rivelò che gli uomi-
Una forma di narcisismo al contrario.
ni avevano una media di quasi quattro amici
La schiavitù dei liberi. a m i c i z i a f o r m a Nel senso che il piacere non consiste ciascuno (3,5 per l’esattezza). Oggi un socio- Allarme da
logo della Duke University ha rifatto lo stes-
S e B a s a g l i a . . .
so sondaggio e ha scoperto che la media è
gna del in quanto sempre un po’ frustrato), ma scesa a due amici ai quali ogni uomo sente di d i g i o r g i o d e g a s p e r i n a r c i - perdere la propria vera o presunta Significa che tra il 1986 e il 2006 gli amici p i ù s o l i
“veri”, quelli su cui si può contare e a cui si
può dire tutto, si sono quasi dimezzati; e un
di Enrico Di Sergio
quarto degli interpellati confessano sconsola-
tamente di non avere più nemmeno un amico
Franceschini
degno di questo nome. Lo studio registra un
comuni, finte trasgressioni, idiozie.
numero di strette amicizie leggermente superiore fra le donne, ma anche
In questo modo chiunque può ritagliarsi il suo quarto
per loro la tendenza appare al ribasso.
d’ora di celebrità. Basta esibirsi di fronte ad altri che pas-
cui la battaglia civile di molti anti-psi-
Le fasce d’età più prive di amici sono quella tra i venticinque e i tren-
sano a curiosare. Entrare nella rete. Perché uno lo faccia,
tacinque anni, in cui uomini e donne si concentrano sulla carriera e
resta piuttosto oscuro. Costui non ha un messaggio da
sulla famiglia da formare, perdendo gradualmente contatto con i com-
proporre: infatti parla e agisce a caso, come se fosse lui il
pagni di scuola e d’università, ovvero con i grandi amici della gioven-
primo a sorprendersi di ciò che dice. Sembra togliersi la
tù; e quella dei pensionati che vivono a lungo, i cui amici di una vita
maschera ma dietro la maschera non c’è alcun volto. La
scompaiono poco per volta lasciandoli soli.
sua azione non mira a niente. È com’è, puro evento,
Il vuoto lasciato dagli amici, indica la ricerca, viene in parte rimpiazzato da
semplice apparizione. E allora? Allora conta avere un
una moltitudine di rapporti “semi distaccati” con colleghi di lavoro e geni-
ruolo, quale che sia nella sceneggiata universale. Essere
tori di bambini che vanno alla stessa scuola dei propri figli; oltre che dalle
tagliati fuori, è come non esistere. Esserci, è invece vive-
“chat room” e dai “forum” su Internet. Ma, riconoscono tutti, non è la stes-
re la sola vita che conosciamo: quella che si lascia a fil-
sa cosa dell’amico del cuore con cui si andava al pub o al bar, facendo tardi
mare e riprodurre. Video-blog e reality-show da questo
parlando di sport, politica, fatti personali.
punto di vista si corrispondono e mostrano curiose ana-logie. Nei reality-show l’illusione è che sia possibile alle-
Il numero delle “conoscenze” è alto: ognuno di noi ha rapporti di qualche tipo
stire una scena fittizia in grado di accogliere e di cattura-
con settecentocinquanta persone. Nella stragrande maggioranza dei casi, tut-
re la vita vera. Ma quanto più i protagonisti si sforzano
tavia, queste non superano il “test della fiducia”, l’elemento che distingue
di essere se stessi, tanto più appaiono personaggi di imi-
un’amicizia sincera da una conoscenza occasionale priva di valori e senti-
tazione. Tutto è falso. Anche la messa in palio di un rene.
menti. Vent’anni fa, la maggior parte degli interpellati diceva che la persona
Ora la ricostruzione chirurgica di un viso deturpato. Nei
al mondo di cui si fidava di più era un amico, o un’amica se la domanda era
video-blog invece si parte rinunciando ad essere se stes-
posta a una donna. Oggi la maggioranza ripone più fiducia nel coniuge, forse
si. Ma si finisce con l’imitare i modelli d’accatto. Quali le
anche perché non ha altre persone vicine con cui intrattiene rapporti profondi.
conseguenze? La più significativa è un evidente e diffu-
“E’ diventato difficile per un uomo avere buoni amici”, conferma al Sunday
sa caduta di responsabilità. Se non parlo a nome mio, ma
Times Simon Kassander, un attore 27enne. “Io sono molto socievole, vado
di chiunque, non si vede perché dovrei rispondere di ciò
fuori un sacco, vedo tanta gente, ma mi accorgo che sono passati almeno sei
che dico. E se agisco come tutti, difficile pensare che tutti
mesi dall’ultima volta che ho passato una sera con un vero amico. Facciamo
siano colpevoli. Ciò appare con chiarezza nei video che
tutti vite sempre più indaffarate, e tra lavoro, amore, famiglia, la prima cosa
l’anti-psichiatria si adoperava per far
riprendono episodi di varia e turpe violenza e li fanno
che tagliamo è l’amicizia. Col risultato, quando hai bisogno, di ritrovarci soli.
circolare allegramente. Quasi che trasformare un fatto
Dopo l’università, del resto, è difficile fare nuovi amici. Negli ultimi quattro
miale, dall’altro l’animazione teatra-
delittuoso in un filmato per mezzo di un telefonino aves-
anni ho conosciuto un solo nuovo amico, e la ritengo già una fortuna”.
se il valore di una assoluzione preventiva. Ed eccoci al
Concorda Amy Jenkins, produttrice televisiva, 35 anni, marito, due figli:
punto. Oggi disponiamo di strumenti d’uso comune che
“Quando metti su famiglia, rinunci quasi senca accorgertene a coltivare le
DIALOGANDO:l a r i v i s t a t r i m e s t r a l e s a r à
ci danno l’esaltante sensazione di vivere aldilà del bene
amicizie. Molte delle mie serate fra amiche di una volta vertevano su come
p r o n t a p e r o g n i e q u i n o z i o e s o l s t i z i o . s i a c c e t-
hanno partecipato alla realizzazione di questo numero:
del male. Purtroppo questi strumenti non ci avvertono
trovare l’uomo giusto, ma adesso siamo tutte mogli e madri, e a quanto
t a n o v o l e n t i e r i i c o n t r i b u t i d i t u t t i e i n q u a l s i-
giorgio degasperi, jade jossen
che la presunzione di vivere al di là del bene del male ci
pare non abbiamo più molto di cui parlare”.
a s i f o r m a : a r t i c o l o , l e t t e r a , s a g g i o , f o t o ,
r e c e n s i o n e , t e s t i m o n i a n z a …
per informazioni: [email protected]
In L’espresso del 28 giugno 2007
in La Repubblica del 23 ottobre 2006
You have noticed that everything an Indian does is in a circle, and that is because the Power of the
grandi del mondo, colpisce. Colpisce la semplicità e la forza di questo tipo di incontri. Non c’e bisogno
World always works in circles, and everything tries to be round. The sky is round, and I have heard
di nulla, solo di persone e di stare seduti in cerchio e tutto il resto lo si crea insieme. Dopo aver inse-
that the earth is round like a ball, and so are all the stars. The wind, in its greatest power, whirls. Birds
gnato per cinque anni tutti i giorni capisco un po’ meglio da dove nasce questo sentimento e che, come
make their nests in circles, for theirs is the same religion as ours. Even the seasons form a great cir-
dice Black Elk, la forza del mondo funziona sempre in cerchi e nel cerchio si muovono delle forze più
cle in their changing, and always come back again to where they were. The life of man is a circle fromchildhood to childhood, and so it is in everything where power moves. - (Black Elk, Oglala Sioux HolyMan)
Durante ogni incontro di music together si crea un piccolo rito comunitario e partecipatorio che si ripe-te tutte le settimane ma senza nessun tipo di dogma da seguire e nessun tipo di credo a cui aderire. I l C e r c h i o M u s i c T o g e t h e r L’esperienza di Bologna di Jade Jossen
britteney, consigli per tagliarsi senza che lo scoprano i genitori, come fare un super pompino al tuo
subito intuitivamente. Insieme creiamo un rituale, un linguaggio e un’identità del nostro gruppo. Capita
ragazzo per il compleanno, “le-ragazze-pon-pon-sono-sceme-veramente?” e così via.
spesso che papà, mamme e bimbi che non si sono mai conosciuti magari si incontrano in piscina, o al
Un giorno un mio amico mi dice: “Ma Jade dovresti provare a venire a Music Together, è un laboratorio
parco, o a scuola e scoprono che cantano le stesse canzoni e immediatamente scatta una connessio-
che faccio con mia figlia dove genitori e bimbi fanno musica insieme, tu saresti un insegnante spetta-
ne forte tra loro. Per questa ragione abbiamo tentato un esperimento organizzando la festa di primave-
ra di music together a cui hanno partecipato 150 famiglie, la maggior parte delle quali non si conosce-vano. L’idea era di vedere cosa sarebbe successo quando tutte queste persone si incontrano. Non c’era
E così è iniziato il viaggio che ha portato l’Associazione Music Together di Bologna ad avere 380 fami-
nessun tipo di scaletta programmata, o meglio c’era, ma abbiamo subito visto che non era possibile fare
glie iscritte annualmente che partecipano a corsi per “fare” musica e 8 insegnanti certificati che lavora-
le cose che ci eravamo detti perché la sala di 90m2 era piena zeppa e l’unica cosa che si riusciva a fare
no più o meno full time tutti suonando e cantando in gruppo in cerchio. Nel 2003 quando abbiamo ini-
tutti insieme era cantare a squarcia gola. E così e stato. Abbiamo cantato tutti insieme per un’ora e dopo
ziato con 6 famiglie, molti conoscenti e scettici a Bologna ci dicevano che nessuno sarebbe venuto a
le prime due canzoni erano i bimbi stessi a dirci quali canzoni volevano cantare. Penso che per un
questo tipo di incontri e che un metodo americano sarebbe stato percepito malissimo dal nostro target
bimbo di 2 anni trovarsi insieme a cosi tante persone che cantano tutte insieme con la voglia di farlo sia
formato da quelle famiglie un po’ di sinistra, appartenenti alla middle class che possono pagare delle
un’esperienza veramente potente e non ci sono molte occasioni per viverla. Forse una volta era più
lezioni extra scolastiche. Invece non e andata così perché questo metodo riempie un buco che sta
comune. Adesso ci sono i concerti, ma la partecipazione e sempre bassa, quasi nessuno conosce le
diventando sempre più grande: il bisogno di un senso di comunità e di fare esperienze condivise e par-
canzoni e c’e un alto livello di timidezza a stare con degli estranei. Alla festa di music together era for-
tissimo il senso di “appartenenza”: le canzoni e la musica univano le famiglie come una colla ed eracome se tutti si conoscessero da molto tempo. Penso che per molti e stata una bella scoperta, infatti,
Gli incontri di music together sono molto semplici. Partecipano ad ogni sessione circa 12 famiglie (geni-
spesso chi ha partecipato ci chiede di organizzare un’altra festa: hanno voglia e bisogno di momenti in
tori, fratelli, nonni, zii, chi più ne ha più ne metta) con bimbi dai 0 ai 5 anni e si sta seduti in cerchio a
cui condividere il loro essere musicali, o forse solo il loro essere ma in maniera profonda e sentita.
fare musica con il proprio corpo, in maniera libera e partecipata. L’insegnante guida delle attività dicanto, di movimento, alcune di queste con degli strumenti a percussione semplici come campanelli,
Tutto questo senso di appartenenza e di essere vivi nasce dal loro appuntamento settimanale con il cer-
bastoni ritmici, ovette ritmiche, foulards, xilophoni e tamburi. L’incontro dura 45 minuti e si cerca di par-
chio. È forse troppo semplice per essere vero. Secondo Kandinsky ogni prodotto dell’arte può essere
lare il meno possibile. Il metodo si basa sull’idea che tutti gli esseri umani sono musicali e che i bimbi
ricondotto alla composizione più semplice: il punto da cui tutto deriva.
piccoli imparano tramite il gioco imitando i loro genitori. L’obbiettivo pratico e di dare alle famiglie deglistrumenti concreti per “fare” musica in maniera partecipata nella vita di tutti i giorni. Lo stimolo a crea-
The point is the innermost concise form.
re questo metodo nasce in opposizione alla crescente tendenza a “consumare” musica con lettori CD,
The point is temporally the briefest form.
DVD, TV e concerti e cerca di andare anche contro l’idea che per essere musicali bisogna per forza
The point is a self-contained thing full of possibilities.
essere dei piccoli Mozart o delle pop-star. La musica è una forma di espressione umana che tutti pos-
The point digs itself into the plane and asserts itself for all time.
siamo sviluppare e se non lo facciamo sarebbe come decidere di vivere senza parlare, anzi peggio. Thus, it presents the briefest, constant, innermost assertion: short, fixed and quickly created.
Recenti studi sul cervello dimostrano che la musica tocca tutte le parti del cervello mentre il linguaggio
Theoretically, a work of art can, in its final analysis, consist of a point. The simplest composition is that
solo alcune, quindi non “fare” musica vuole veramente dire non sviluppare il nostro cervello nel suo
of a centrally placed point - of the point lying in the center of a surface which is square in shape. However the whole world can on the other hand be looked upon as a self-contained cosmic composi-
La prima volta che ho assistito ad degli incontri di music together mi sembrava di essere in chiesa e mi
tion which in turn is composed of an endless number of independent compositions, always self-contai-
sono commossa. Mi veniva da piangere e sentivo di stare partecipando a qualche cosa di sacro, di
ned even when getting smaller and smaller. In the final analysis, all of these-large or small, have been
magico. Una sensazione molto strana forse perché e un po’ come vedere un animale selvaggio in estin-
originated from points, to which point - in its original geometric essence - everything returns. (Wassily
zione: nel marasma e nel caos di una vita super frenetica, nel mezzo di New York, una delle città più
Ministry of Health, Welfare and Sports Office of Medicinal Cannabis P.O. Box 16144 2500 BC The Hague The Netherlands Medicinal Cannabis Information for Health Care Professionals Date of revision of the text: October 2013 1. Name of the medicinal product Cannabis, dried flowers (Cannabis flos) There are four varieties: Variety 2. Qualitative and quantitative compositi
A research study of the effects of flaxseed lignans on colon health Initial Questionnaire Please note: your participation is voluntary and any information you give us will be kept confidential. Your answers to this questionnaire will determine if you are eligible to participate in the study. Thank you for your time and interest. There are some characteristics, every day habits and me