C O M U N E D I M o n t o r f a n o provincia di como PIANO REGOLATORE URBANISTICO GENERALE APPROVATO CON DELIBERA G.R. N° 37096 DEL 29.06.1998
1^ VARIANTE ( ex L.R. 23/97) approvata con del C.C. n° 24/99 pubblicata sul BURL n° 37 del 15.09.1999
1^ VARIANTE ordinaria approvata con del G.R. n° 1646 del 13.10.2000 2^ VARIANTE ( ex L.R. 23/97) approvata con del C.C. n° 7/06 pubblicata sul BURL n° 8 del 22.02.2 006
3^ VARIANTE art. 2 L.R. N° 23/97 RELAZIONE PAESISTICA
DELIBERA DI ADOZIONE C.C. N° 4 DEL 01 .02.2008 DELIBERA DI APPROVAZIONE C.C. N° DEL
IL SINDACO IL RESPONSABILE IL SEGRETARIO
Arch. Marielena Sgroi Ing.Marco Molteni Ing. Martino d’Aniello dott.ssa Rita Montaruli
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1 - Previsione del Piano Paesistico Regionale
2 - Previsione del Piano Territoriale Paesistico Provinciale
3 - Vincoli Ambientali Paesaggistici e culturali
4.1 - Il sistema dei Laghi Minori Lombardi 4.2 - Valutazione morfologico strutturale 4.3 - Valutazione vedutistica 4.4 - Valutazione simbolica 4.5 - I valori paesistici ed ambientali di Montorfano
5 - Indicazione progettuale di valorizzazione del territorio comunale in base alla classe di sensibilità dei siti pag.23
6 - Valutazione della sensibilità paesistica degli ambiti territoriali
- Schede degli ambiti e relative classi di sensibilità paesistica
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1 - Previsioni del Piano Territoriale Paesistico Regionale Il P.T.C.P. inserisce il territorio del comune di Montorfano nell’ambito di “fascia collinare” ed in particolare il territorio comunale è compreso nell’ambito geografico: Canturino e Brianza Comasca. Si evidenzia l’appartenenza di parte del territorio comunale al Parco della Brughiera Briantea, non ancora costituito e l’appartenenza all’ambito di criticità : Canturino DESCRIZIONE DEGLI AMBITI GEOGRAFICI 3.5 - COMASCO Entro questo ambito , piuttosto circoscritto , s’intende comprendere, oltre al
territorio cittadino limitrofo a Como, l’intera cerchia morenica del lago fino al
margine meridionale dove i caratteri collinare di questo territorio si stemperano
In un’area di così intenso dinamismo, la preservazione dei valori paesaggistici è
Non è da escludere, la preservazione dei valori paesaggistici superstiti è
Non sarebbe poi da escludere l’eventualità di interventi di ricomposizione formale
del paesaggio nei casi più manifesti di compromissione.
Interessante poi sperimentare programmi di recupero dei solchi vallivi minori, del
tutto emarginati dagli sviluppi recenti, e per questo ricchi di notevoli valori storico
Ambiti , siti, beni paesaggistici esemplificativi dei caratteri costitutivi del paesaggio locale.
Dossi e rilivi ( Monte Orfano), bacini lacustri inframorenici
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Nuclei di rilevante significato paesaggistico ( Montorfano)
Componenti e caratteri percettivi del paesaggio
Visuali sensibili , panorami ( Montorfano)
Gli indirizzi di tutele previsti dal P.T.C.P. per tale ambito riguardano in particolare: FASCIA COLLINARE
PAESAGGI DELLE COLLINE E DEGLI ANFITEATRI MORENICI Nel contesto del paesaggio collinare la morfologia morenica, ultima scoria dei
momenti glaciali quaternari assume una precisa individualità di forma e di
struttura. Sono segni di livello macroterritoriale che occupano con larghe arcature
concentriche i bacini inferiori dei principali laghi nel Comasco.
L’ originalità di questo ambito, che si distingue da quello delle colline
pedemontane di formazione terziaria, attiene dunque sia alla conformazione
planimetrica e a altitudinale con elevazioni costanti e non eccessive, sia alla
costituzione di suoli ( in genere ghiaiosi) e alla vegetazione naturale e di uso
Caratteristica è anche la presenza di piccoli laghi (Montorfano) rimasti chiusi fra
gli sbarramenti morenici, di torbiere e altre superfici palustri.
La vicinanza di questo ambito dell’alta pianura industrializzata, da cui è sovente
indissociabile, ne ha fatto, almeno nei settori più intimamente legati all’
espansione metropolitana, un ricetto preferenziale di residenze e industrie ad
INDIRIZZI DI TUTELA
Vanno tutelati la struttura geomorfologica e gli elementi connotativi del paesaggio
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Sulle balze e sui pendii è da consentire esclusivamente l’ampliamento degli
insediamenti esistenti, con esclusione di nuove concentrazioni edilizie che
interromperebbero la continuità del territorio agricolo.
Va inoltre salvaguardata, nei suoi contenuti e nei caratteri di emergenza visiva, la
trama storica degli insediamenti incentrata talora su castelli, chiese romaniche e
ricetti conventuali aggreganti gli antichi borghi.
Aspetti particolari
Le colline che si elevano sopra l’alta pianura costituiscono i primi scenari che
appaiono a chi percorre le importanti direttrici pedemontane.
Il paesaggio dell’ambito raggiunge elevati livelli di suggestione estetica anche
grazie alla plasticità di questi rilievi.
Indirizzi di Tutela
Ogni intervento di tipo infrastrutturale che possa modificare la forma delle colline (
crinali dei cordoni morenici, ripiani, trincee, depressioni intermoreniche lacustri e
palustri, ecc.) va escluso o sottoposto a rigorose verifiche di ammissibilità.
Deve anche essere contemplato il ripristino di situazioni deturpate da cave e
Vegetazione
Si assiste in questi ambiti ad una articolata ed equilibrata composizione degli
spazi agrari e di quelli naturali, con aree coltivate nelle depressioni e sui versanti
più fertili e aree boscate sulle groppe e i restanti declivi.
Un significato particolare di identificazione topologica riveste poi l’uso di alerature
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Indirizzi di Tutela
Vanno salvaguardati i lembi boschivi sui versanti e sulle scarpate collinari, i luoghi
umidi, i siti faunistici, la presenza , spesso caratteristica, di alberi o gruppi di alberi
I laghi morenici
I piccoli bacini lacustri, che stanno alla base dei cordoni pedemontani,
rappresentano segni evidenti della storia geologica nonché dell’immagine
Non sono poi da dimenticare le numerose presenze archeologiche che spesso li
Indirizzi di Tutela
I piccoli bacini lacustri che stanno al piede dei cordoni pedemontani sono da
salvaguardare integralmente, anche tramite la revisione, laddove la naturalità si
manifesta ancra in forme dominanti, di ampie fasce di rispetto dalle quali siano
escluse l’edificazione e/o le attrezzature ricettive turistiche anche stagionali (
Il paesaggio agrario
La struttura del paesaggio agrario collinare è fra le più delicate e corruttibili.
Ha sotteso nei secoli, sedimentazioni continue, sistemazioni accurate ma
laboriose che resero fertili balze e pendii prima incolti.
Oggi ne ereditiamo i segni: le lunghe schiere di terrazzi che risalgono e aggirano i
colli, rette d muri o sistemati a ciglioni.
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L’insediamento colonico non si presenta quasi mai nelle forme auliche ed
estensive della pianura ma, collocato a mezzo delle pendici o nei bassopiani,
raccoglie attorno alla modesta corte cintata o meno, il corpo delle abitazioni e i
A frazione, come infinite tessere di mosaico, e a rendere più ricco questo
paesaggio è la compresenza di piccoli lembi di boscaglia, sulle scarpate più
acclivi, sulle cime delle colline, lungo i corsi d’acqua, oppure i parchi e i giardini
La tendenza a occupare, con fenomeni urbanizzativi sempre più accentuati, i
residui spazi agricoli, specie quelli di bassopiano, comporterà la probabile
dissoluzione di questa importate componente dell’ambiente di collina.
Sulle balze e i pendii si nota la tendenza a un’edificazione sparsa spesso
ricavata sui fondi dagli stessi proprietari agricoli, nelle forme di villino, molto
lontano dai caratteri dell’edilizia rurale.
Occorre frenare siffatti processi involutivi, controllando e indirizzando le scelte di
espansione per grandi (aree industriali e commerciali)e piccole (zone residenziali
Occorre stabilire nuove regole, o forse semplicemente riprendere quelle del
passato, nella progettazione edilizia per la residenza nelle aree rurali, con il
pregio della tradizione e il confort abitativo moderno.
Eguale curava riposta nella realizzazione di impianti e a equipaggiamenti
tecnologici, sempre più necessari ma, in molti casi, ingombranti perché bisognosi
di ampie fasce di rispetto intaccando così porzioni sempre più ampie di territori
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Gli insediamenti
Più che dalle dimore isolate, il paesaggio collinare è contraddistinto
dall’aggregazione in nuclei, anche modestissimi, ma densamente distribuiti.
Alcuni di questi, specie nella Brianza, conservano rilevanti caratteri ambientali,
disponendosi, il più delle volte., attorno a uno o più edifici storici: castelli, torri,
ville, monasteri, pievi ecc…; e talvolta con la lungimiranza di un disegno
L’organizzazione plurima delle corti a portico loggiato, delle cinte perimetrali di
portali ornati, la dominanza dell’edificio ordinatore, l’enfatizzazione degli spazi
collettivi (la piazza della chiesa o quella del mercato, il lavatoio, i ritrovi sociali)
determinano un’articolazione di visuali, di prospetti, di fondali edilizi di notevole
Interventi edilizi di restauro e manutenzione in tali contesti devono ispirarsi al più
rigoroso rispetto della tradizione e delle tipologie locali.
A criteri di adeguamento inserimento devono invece ispirarsi tutti gli interventi di
adeguamento tecnologico e, in genere, tutte le opere di pubblica utilità.
Dall’illuminazione pubblica, all’arredo degli spazi pubblici, alle pavimentazioni
stradali, all’aspetto degli edifici collettivi.
Le ville, i giardini, le architetture isolate
Le morbide groppe collinari della Lombardia sono state per molto tempo favorito
ricetto della nobiltà e della borghesia lombarda a cui la tradizione letteraria e
iconografica ha spesso fatto riferimento sia in termini di incondizionata
ammirazione (Foscolo, Stendhal), sia in senso ironico (Parini, Gadda) .
Di fatto, specie fra 700 e 800, al già combinato paesaggio delle colline briantee e
di parte di quelle bergamasche e bresciane si aggiunsero due ulteriori segni
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In quei due secoli sia l’una che l’altro percorrono tutte le possibili varianti
stilistiche compilando un regesto artistico che forse ha eguali solo nel Veneto e
E’ un patrimonio che riguarda l’architettura, le arti decorative, l’arte dei giardini,
ma anche l’urbanistica e lo studio del paesaggio qualora si annotino le valenze
del sistema territoriale nelle ville e nella loro distribuzione sia a livello di ambito
vasto , sia nell’analisi di piccoli contesti.
La conservazione e la trasmissione di questo patrimonio è oggi fortemente
pregiudicata essendo mutati per i proprietari i privilegi di ceto che consentivano in
Occorre prestare al problema massima attenzione avviando programmi di
recupero e intervento diretto da parte delle amministrazioni pubbliche o forme
Ma occorre anche rivalutare la globalità di queste opere, prima ancora di una loro
distinzione qualitativa che ancora oggi appare più determinata dal pregio
architettonico dell’edificio che non dal suo possibile valore paesistico.
Per cui grande attenzione, e possibili progetti d’intervento, vanno proposti
laddove per estensione e diffusione, questi complessi connotano ampie porzioni
di territorio garantendo la non compromissione delle aree interstiziali. Ma gli
elementi peculiari di questo passaggio proseguono anche oltre rilevando come, in
tanti casi, le valenze estetiche siano dopotutto definite da semplicissimi manufatti,
architetture isolate (talvolta un cippo, una stele, talaltra un “casino” un “berceau”
una fontana )che per funzione storica o per posizione o, ancora, per qualità
formale inducono a u n rispetto, per la verità, fino a oggi ben poco osservato.
Ma si tratta anche di piccoli edifici religiosi (santuari, oratori, cappelle votive,
“triboline”, capitelli), di manufatti stradali ( ponti, cippi, selciati), insomma di una
folta serie di oggetti 2minori” che formano il connettivo spesso sottaciuto ma
contestualmente della storia e della memoria dei luoghi.
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I fenomeni geomorfologici
Come nella fascia prealpina anche qui la giacenza di fenomeni particolari
(trovanti, orridi, zone umide ecc.) costituisce un valore di ulteriore qualificazione
con evidente significato didattico. Vanno riconosciuti e integralmente tutelati
perché spesso fatti oggetto di discariche abusive.
L’idealizzazione e il panorama
E’ dal colle di Monticello, dopo un furioso temporale, che Stendhal contempla il
panorama “di questa bella Lombardia con tutto il lusso della sua vegetazione e
delle sue ricchezze, un orizzonte senza limiti, e l’occhio si perde trenta leghe più
La carica emotiva dei molti illustri visitatori delle più rinomate regioni collinari della
Lombardia ha conferito un fascino e un’identità durature che è dovere anche delle
nostre generazioni, tramandare nelle forme più pure.
La protezione generale delle visuali in questi ambiti deve essere oggetto di
specifica analisi paesaggistica, come pure la verifica della compatibilità visiva
Paesaggi delle colline pedemontane
Riguarda la fasci collinare esterna ai processi di deiezione glaciale.
Rispetto a quello prealpino questo paesaggio si qualifica sia pr la morfologia del
rilievo, con le discontinuità e disarticolazioni (alcune colline affiorano isolate nella
pianura), sia per le sue formazioni geologiche terziarie, sia infine per la scarsa
incidenza che vi ha il fattore altitudinale (le quote non superano le poche centinaia
di metri) nella costruzione del paesaggio antropico.
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Questo è segnato alla lunga persistente occupazione dell’uomo, dalle peculiarità
delle sistemazioni agrarie, dalla fitta suddivisione poderale, dalla presenza delle
Attualmente l’uso tradizionale del suolo ai fini agricoli assume aspetti residuali e
particolari legati soprattutto all’orto o al piccolo podere retto con lavoro part-time.
Case sparse e nuclei sono affiancati da zone residenziali di recente edificazione
con tipologie a villino e da aree industriali e commerciali che si considerano come
appendici dell’urbanizzazione dell’alta pianura.
Ricche vi sono le preesistenze storiche, dalle chiese e dai santuari alle ville
Indirizzi di tutela (paesaggi delle colline pedemontane )
Per la sua relativa maggiore elevazione e per la maggiore asperità dei versanti,
ancora abbondantemente boscati, questo ambiente risulta meno compromesso di
In molti casi si rinvengono “isole” di antico insediamento straordinariamente esenti
Deve essere perpetua la loro integrità contenendo l’edificazione diffusa.
Ogni intervento va sottoposto a dettagliata verifica di compatibilità in rapporto alle
Il fondale a settentrione dell’ambito collinare lombardo è composto da una
successione di rilievi, un vero e proprio gradino naturale che introduce
E’ visibile in buone condizioni di tempo, da tutta la pianura formandone la
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2 - Previsioni del Piano Territoriale Paesistico Provinciale Il piano territoriale paesistico provinciale , pone l’attenzione in materia
paesaggistica ambientale per il comune di Montorfano, a quanto a seguito
Elementi di rilevanza paesaggistica areali di carattere fisico, naturalistico e paesaggistico Elementi di rilevanza paesaggistica puntiformi di carattere fisico – morfologico, naturalistico e paesaggistico
Luogo dell’identità regionale – Lago di Montorfano
Zona Umida: Sponda occidentale del Lago di Montorfano
UNITA’ TIPOLOGICA DI PAESAGGIO N° 23 – AMBITI PEDEM ONTANI
Da Erba alla sella di Lora, alle porte di Como,si stende una compatta fascia di
territorio urbanizzato che si sviluppa lungo la direttrice Lecco – Como e cinge alla
base i versanti meridionali del Triangolo Lariano. Tale situazione, agevolata dalle
favorevoli condizioni orografiche e climatiche, nonché in passato dall’abbondanza
di terreni disponibili all’agricoltura, ha determinato di fatto l’interruzione quasi
completa del sistema di relazioni all’agricoltura, ha determinato di fatto
l’interruzione quasi completa del sistema di relazioni originariamente presente tra
i territori montani e collinari, con importanti ripercussioni sulla funzionalità della
rete ecologica provinciale. L’unico corridoio parzialmente efficace è oggi
rappresentato dalla valle del torrente Cosia nel suo tratto ovest di Tavernerio.
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Alle sue estreme propaggini sud occidentali, l’unità tipologica di paesaggio
conserva alcune emergenze morfologiche e paesaggistiche di valore,
rappresentate dal Monte Goi ( 469 m) e del Monte Croce ( 524 m) separati dalla
stretta incisione della Val Basca e dall’isolato Monte Orfano o Montorfano, dal
caratteristico profilo “ dorso di balena” modellato dai ghiacciai su rocce calcareo –
Celato alle spalle di quest’ultimo si situa l’omonimo lago, tutelato da una riserva
Pur avendo origine e caratteristiche morfologiche affini a quelle degli altri laghi
Briantei, si tratta del corpo d’acqua meglio conservato dal punto di vista della
La modesta profondità e le rive a dolce inclinazione vi permettono lo sviluppo di
un canneto relativamente vasto, che ospita diverse specie di Uccelli, mentre nella
sua parte meridionale si rinvengono lembi residuali di ontaneto, con presenza di
salici, rovere e castagno. Quale fenomeno negativo è da rilevare la recente
comparsa di specie esotiche nel popolamento ittico.
Landmarks di livello provinciale Principali elementi di criticità
Perdita di valore del paesaggio, per la progressiva e non controllata
espansione dell’edificato e l’abbandono di percorsi e manufatti storici
Presenze di specie estranee al contesto ecologico
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3 – Vincoli ambientali, paesaggistici e culturali In via preliminare allo studio paesistico del territorio comunale, è stato necessario accertare la presenza di vincoli ambientali e strutturali presenti sul territorio comunale e determinati da normative e leggi che tutelano la salvaguardia dell’ambiente. Tali vincoli sono stati rappresentati in apposita cartografia in scala 1:5.000 e vengono di seguito illustrati: • Vincolo beni culturali
(D.Lgs. n° 42/2004- Titolo I – ex L. n° 1089/39)
Villa e parco già Mandelli La villa ed il Parco sono tutelati dai beni Culturali ed Ambientali con decreto del 16.01.1978
• Vincolo beni paesaggistici ed ambientali –
(D.Lgs. n° 42/2004, Titolo II – ex L. n° 1497/ 39)
Decreto ministeriale 22 .06. 1961 G.U. n° 165
Dichiarazione di notevole interesse pubblico della zona Costiera del Lago di
Montorfano, sita nell’ambito del comune di Montorfano ( Como)
Decreto Ministeriale 2.11.1967 G.U. n°1
Ampliamento di una zona vincolata nel comune di Montorfano ( Co)
• Fascia di rispetto del lago di Montorfano
(L. n° 431/85, art. 1, lettera b – lago di Montorf ano n° 149 - ampiezza pari a m. 300) ora D.lgs 42/ 2004
Lago di Montorfano • Dichiarazione Sito di Interesse Comunitario ( SIC)
Lago di Montorfano • Fascia di rispetto dei corsi d’acqua
(L. 431/85, art,1, lettera c – ampiezza pari a m. 150)) ora D.lgs 42/2004
Roggia Lubbiana
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• Aree boscate (L. 431/85, art,1, lettera g)
Interessa quasi esclusivamente la parte a nord del territorio comunale ai piedi del Monte Orfano e le aree boscate nella Brughiera
• Vincolo Idrogeologico – Decreto del 20.01.1935
Il vincolo interessa la porzione nord del territorio comunale parte bassa del Monte Orfano.
Altri vincoli derivano da disposizioni di legge a tutela di specifiche aree quali : Vincoli strutturali
• Corsi d’acqua - reticolo minore
I corsi d’acqua presenti sul territorio di Montorfano appartengono al reticolo minore. Essi sono :
- Roggia Secondaria di Albese - Roggia Primaria di Albese - Roggia Lubiana o Molinara
a tali corsi d’acqua si applicano le fasce di rispetto definite dall’apposito provvedimento in attuazione del D.G.R. n° 7 / 7868 del 25.01.2002 e, in mancanza, del R.D. n° 523/1904.
• Fascia di rispetto stradale
lungo la strada provinciale S.P. 28 è prevista una fascia di rispetto con linea di arretramento della edificazione dal confine stradale, pari a 10 m. , mentre sulla S.P. ( ex S.S. n° 348 Como – Bergamo ) è pr evista una fascia di risoetto di 20 m.
• Zona di rispetto cimiteriale
La zona di rispetto è costituita dalla fascia di rispetto del cimitero pari a 50 metri per ogni lato tranne nel lato sud – est ove previsto l’ampliamento del nuovo cimitero.
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La fascia di rispetto cimiteriale è stata di recente ridotta a seguito della redazione del Piano Cimiteriale.
• Zona di rispetto punti di captazione acqua potabile
(D.Lgs. n° 152/99 e D.Lgs, n° 258/2000, nonché deli bera G.R. n° 15137 del 27.6.1996)
definita con metodo geometrico, di cui la parte entro il raggio di 10 m. è di tutela assoluta.
4 – Le analisi effettuate
In base alle linee guida approvate con D.G.R. n° 7/ 11045 del 08.11.2002 – Norme di Attuazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale, sono state svolte le analisi paesaggistiche del territorio comunale e del contesto territoriale in cui il comune di Montorfano è inserito è inserito. 4.1 – Il sistema dei laghi minori Lombardi Al fine di poter dare un giudizio complessivo relativamente alla sensibilità del paesaggio sono stati presi in considerazione tre diversi ambiti di indagine: quello morfologico – strutturale, la valutazione vedutistica legata alla panoramicità, la simbologia legata ad avvenimenti storici e leggendari. Le indagini svolte non si sono limitate al cotesto dell’ambito territoriale esaminato, ma hanno avuto riferimento ad uno spazio più ampio, considerando anche il territorio circostante. Il territorio comunale del comune di Montorfano fa parte di un contesto più ampio che è il sistema dei laghi minori lombardi che comprende il lago di Annone, Pusiano, Alserio e per ultimo Montorfano. L’ambito territoriale preso in esame è strutturato morfologicamente con una parte che si estende lungo il lago, una parte collocata sulle colline, alture diffuse sul territorio comunale ove nell’antichità vi erano i roccoli, e la parte montana, piede della collina del Monte Orfano.
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Di notevole importanza il paesaggio e l’ambiente presente attorno al Lago e nella Brughiera 4.2 - Valutazione morfologico strutturale Inquadramento geografico e ambientale
Il comune di Montorfano si identifica con il suo lago e il solitario monte che
sovrasta il suo territorio, permettendo di individuare il paese da ogni luogo
Come gli altri laghi della Brianza, territorio lombardo a nord di Milano,il lago di
Montorfano è di origine glaciale. Intorno ai 20.000 anni fa le lingue del ghiacciaio
dell’Adda scendendo verso la pianura scavarono conche che al momento della
La presenza di cerchie moreniche,formate dai detriti trasportati e poi depositati
dal ghiacciaio, che circondano il lago di Montorfano sono testimonianza della sua
Il lago è alimentato da sorgenti e da una falda acquifera che affluisce sul fondo
La mancanza di scarichi industriali, la tutela che ha impedito il versamento di
scarichi fognari, l’assenza di terreni agricoli nelle vicinanze, il ricambio delle
acque che avviene circa ogni anno, hanno permesso di mantenere le acque in
Essendo il lago poco profondo, però, un minimo versamento di sostanze
inquinanti potrebbe minare l’equilibrio delle acque.
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I fondali del lago presentano un’alta produttività di vegetali. Il plancton permette la
nutrizione di molti animali acquatici. I pesci più comuni sono:alborella,carpa, tinca,
pesce persico,luccio, anguilla, trota lacustre. Gli uccelli più comuni sono lo svasso
maggiore, la gallinella d’acqua, i germani reali, i tarabusi il martin pescatore, le
Il canneto lungo le coste del lago è costituito principalmente da due specie di
piante: la tifa e il giunco. Sulla superficie sono diffuse le ninfee.
Il lago fa parte della Riserva Naturale Lago di Montorfano, estesa per circa 1 Kmq
prevalentemente nel Comune di Montorfano e in parte nel comune di Capiago
Questa riserva, seppur di modeste dimensioni, si configura come punto
d’appoggio naturalistico fra due parchi regionali, il Parco della Spina Verde di
Como e il Parco della Media Valle del Lambro.
La solitaria altura si erge al lato settentrionale del paese,lontana e disgiunta da
altri monti. Per questo viene chiamato “ Orfano “. Da qui il nome del paese.
La morfologia del territorio, situato tra il tratto montano delle prealpi e le rispettiva
pianura, è caratterizzata da elementi strutturali propri delle due zone.
Nel suo insieme il comprensorio è situato a valle delle culminazioni rocciose e la
sua morfologia collinare morenica caratterizzata da allineamenti di colline di
diversa età separate da zone pianeggianti all’interno delle cerchie moreniche.
comasche.l’affioramento roccioso di Montorfano è costituito da calcari marnosi; le
rocce delle aree di affioramento sono collocate tra loro al di sotto dei depositi
morenici e fluvioglaciali e costituiscono il substrato impermeabile dell’area di
Le colline moreniche attraversano la zona della posizione attuale del lago di
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L’anfiteatro morenico piu antico è esteso tra Capiago Intimiano, il dosso di
Montorfano e Alzate Brianza;quello piu recentesi estende tra il monte Croce, il
lago di Montorfano,Lipomo e Albese con Cassano.
All’interno delle cerchie moreniche sono presenti delle zone pianeggianti la cui
origine è dovuta al modellamento della massa glaciale: è il caso della conca del
Il monte Orfano raggiunge l’altezza di 556m. s/m; il ceppo durissimo che lo
compone, formato da sottile ghiaia quarzosa, silicea,granitosa e porforitica, ha
permesso l’abbondante estrazione di mole
Sulla sommità del monte c’è una pianura che occupa in lunghezza m. 271,70; le
parti estreme misurano m. 13,75 e verso la metà la larghezza è di m. 55 circa.
LA BRUGHIERA
I territori di Montorfano e Capiago Intimiano sono caratterizzati dal tipico
paesaggio della Brughiera. Paesaggio lievemente ondulato, terreno di tipo
alluvionale ghiaioso, ricco di argilla e ossido di ferro ( cui si deve il tipico colore
rossastro) , brevi corsi d’acqua a carattere torrentizio, grande diffusione
dell’arbusto brugo, un’erica ( Calluna vulgaris) che in autunno produce una
fioritura di colore rosa pallido. Nelle Vaste Aree boschive, accanto al brugo, sono
presenti la farnia, il carpino bianco, il castagno, il nocciolo, la rovere e, nei punti
piu’ elevati, il pino sivestre e la betulla. Il visitatore attento può ancora scorgere
nei boschi “i roccoli”, cioè di strutture tradizionalmente usate per la cattura degli
uccelli migratori mediante l’uso delle reti. Ormai non piu’ utilizzati, in quanto
l’uccellagione è stata proibita, i roccoli sono in uno stato di abbandono; tuttavia è
ancora possibile identificarne la struttura di base costituita generalmente da un
capanno e da un impianto arboreo, usualmente piante di carpino disposte a
semicerchio, al cui interno venivano appese le reti.
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Una sviluppata rete di facili sentieri offre la possibilità di passeggiare tra i boschi e
campi coltivati, visitare le vecchie cascine che, in alcuni casi, sono ora attrezzate
a centri ippici e come punti di ristoro.
4.3 - Valutazione vedutistica E’ possibile percorrere tutto il perimetro del lago utilizzando il sentiero che partendo dal Lido, corre alto nei boschi, lungo il confine del Golf Club Villa d’Este, per poi finire in località incastro. Da qui prima lungo la strada provinciale , via Como, poi attraversando il centro del paese si può nuovamente raggiungere il punto di partenza. Il percorso passa accanto all’antico cimitero con relativa chiesetta ( oggi in stato di abbandono e molto degradati), ai resti di alcune ghiacciaie ed offre una splendida visione su tutto il bacino del lago e sulle colline che lo circondano I punti panoramici e le visuali paesaggistiche del territorio sono molteplici, varie e di elevato valore paesistico. Sia percorrendo la viabilità di interesse sovraccomunale, via Como , che la SP. n° 28 in direzione Capiago è possibile godere della visione panoramica del lago, così come da viabilità interne comunali che conducono sulle colline si può godere della vista del lago di Montorfano. Un ulteriore punto panoramico, si ha dalla sommità del Monte orfano attraverso la un tracciato pedonale che conduce in prossimità dei ruderi dell’antico castello di Montorfano.
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4.4 - Valutazione simbolica Le ville storiche ed i giardini di pregio intorno alla piazza Di notevole importanza simbolica sono le ville storiche con parco di pregio
ambientale ed essenze arboree di valore che sono state realizzate in tempi
antichi attorno all’ambiente urbano della piazza Roma.
Già nei capitoli precedenti e nel fascicolo storico di approfondimento dell’indagine
particolareggiata del centro storico è stato approfondita il valore che tali edifici,
legati alle famiglie nobili di Montorfano hanno rivestito per la comunità e la storia
Il Castello di Montorfano Alle spalle del paese, a pochi centinaia di metri dal Lago, si trova il Monte Orfano
( altezza m. 554), sulla cui cima sono ancora visibili i resti di un complesso
fortificato. La storia della fortificazione in questa zona, risale forse già al tempo dei
Galli Insubri, II e III secolo A.C. , passa poi attraverso vicende dei Romani per poi
diventare di primaria importanza nelle intricate vicende tra Impero e Papato ai
tempi del Barbarossa. Le fortificazioni, piu’ volte distrutte e ricostruite, passarono
piu’ volte di mano tra i Comaschi e i Milanesi fino che, nel XV secolo,
cominciarono a perdere di importanza e ad andare in rovina, sotto Carlo V , nel
1600, vennero fatte completamente abbattere.
I resti del Castello, dopo le campagne di scavi del 1973 e del 1979 sono in uno
stato di completo abbandono e in parte coperti dalla vegetazione. Tuttavia,
considerando anche la facilità dell’ascesa, si gode di una notevole vista sul lago,
sulla pianura a nord di Milano , sul Monte Rosa e sulla catena alpina.
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4.5 - I valori paesistici ed ambientali di Montorfano Il territorio del Comune di Montorfano Esso è caratterizzato dai seguenti valori paesistici e ambientali : 4.5.a - Ambiente storico – centro storico E’ stata effettuata un’indagine particolare di dettaglio sul centro storico, come previsto dalla legge regionale n° 1/2001 e dal Pian o paesistico regionale. Le analisi sono riportate in una serie di elaborati grafici ed in un ampio fascicolo illustrativo. • Zona A – centro storico (L.R. n°1/2001 L.R. n° 51/75, art.17 )
L’individuazione degli ambiti dei centri storici è stata effettuata in base alle ricerche storiche. Il centro storico ed i nuclei antichi sono stati oggetto di una dettagliata analisi che ha valutato, per ogni edificio, la destinazione d’uso, lo stato di conservazione, nonché la presenza di elementi di pregio architettonico e di elementi in contrasto con i caratteri propri del centro storico. L’indagine ha esaminato i catasti storici Teresiano (1722), Cessato (1857) e Cessato aggiornamenti (1897), che sono allegati al P.R.G. sia in riproduzione cartacea che in documentazione fotografica. Inoltre è stata elaborata una cartografia in cui sono riportate le sogli storiche dell’edificazione dal 1700 ad oggi. Un ulteriore documento illustrativo dello stato di fatto è costituito da una dettagliata documentazione fotografica. La ricca documentazione allegata alla relazione storica, è esaustiva e supporta le indicazioni riportate negli elaborati grafici e nelle scelte progettuali della valenza paesistica del territorio comunale.
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Un elemento significativo e caratteristico dell’ambiente storico, da porre in rilevo evidenziato in questo studio ambientale e attualmente leggibile in modo minore sul territorio comunale è la presenza dei roccoli . Nella cartografia sono stati individuati i roccoli storici, rilevati nel catasto storico teresiano., oggi in parte sostituiti da nuova edificazione residenziale . Si è voluto con una loro indicazione in cartografia segnalare una presenza storica nel paesaggio al fine di attribuire una particolare sensibilità ad ambiti con valore paesistico elevato, poiché parte della storia del comune. Altri manufatti storici di importanza, presenti nell’ambito della riserva del Lago di Montorfano sono le ghiacciaie e l’antico cimitero, posto quasi a ridosso del Lago. Di rilevanza ambientale e valore paesistico la chiesa di San Bartolomeo, presenza storico simbolica, poiché anticamente forse un tempio pagano successivamente diventato chiesa cristiana, oggi ubicata al fianco della strada ad alta percorrenza Como Bergamo ed immersa in un tessuto urbano edificato residenziale Tale presenza superstite di una tradizione storico religiosa dovrebbe essere rivalutata e meglio valorizzata. 4.5.b - Ambiente naturale Le aree boscate costituiscono la maggior parte del territorio comunale, nella parte a nord, piedi del monte Orfano, mentre lembi boscati e parti piu’ consistenti di boschi si alternano a radure nella zona della Brughiera. Di notevole importanza sono le vaste aree a verde ancora presenti sul territorio comunale, con destinazione agricola che offrono una immagine paesaggistica di notevole valore ambientale. Si segnala la presenza di diverse attività florovivaistiche.
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4.5.c - Ambiente urbano - edificazione esistente Il tessuto urbanizzato ha avuto una prima espansione territoriale che ha condotto all’edificazione di edifici con considerevoli volumetria in prossimità della centro urbano consolidato. Questa tipologia di edifici risulta presente in numero minore sul territorio comunale. Nel territorio comunale vi è poi la realizzazione di una tipologia architettonica con ville con giardino , con bassa densità territoriale, in ambiti ad elevata sensibilità paesaggistica poiché in prossimità del lago di Montorfano o in zone collinari con visuali panoramiche e viceversa visibili dai percorsi viari posti a quote inferiori. Vi è poi un’edificazione , sempre di villetta con giardino, di valore minore ubicata lungo la strada di penetrazione dalla strada statale verso il centro urbano, che mantiene un decoro architettonico ed urbano con minore grado di sensibilità paesistica. Le aree industriali sono ubicate in zone periferiche e concentrate in ambiti ben definiti, poch sono i casi inseriti nell’ambito del contesti urbano, e per questi è previsto già nel P.R.G. la riconversione in zona residenziale, a fronte della dismissione dell’attività in essere. 5 – Indicazioni progettuali di valorizzazione del territorio comunale in base alle classi di sensibilità dei siti. Gli indirizzi di tutela evidenziati nel P.T.P.R., i vincoli ambientali e strutturali dettati dalle normative vigenti, oltre all’analisi paesistica del territorio comunale di Montorfano, hanno portato alla fase progettuale delle modalità di valuzione degli ambiti di sensibilità paesistica delle zone ambientali, individuando dei gradi di sensibilità in base alle analisi ambientali svolte. Sono quindi state recepite le indicazioni per gli interventi paesistici dettate sia dal Piano Regionale che dal Piano provinciale inserendo delle prescrizioni paesistiche all’interno della Normativa Tecnica di Attuazione ed evidenziati i valori ambientali in una tavola progettuale paesistica.
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5.1 - Ambiente storico
5.1.a - Centro storico ( zona A1 e zone di recupero ) Le dettagliate analisi effettuate su tutti gli edifici del centro storico e dei nuclei di antica formazione hanno messo in evidenza sia le caratteristiche architettoniche e qualitative, sia lo stato di conservazione, sia le destinazioni d’uso di tutto il patrimonio edilizio esistente. Esse sono riportate negli appositi elaborati grafici : - Tavola - Centro storico – zone di recupero – destinazioni d’uso - Tavola Centro storico – zone di recupero – condizioni dell’edificazione nonché nella dettagliata Relazione descrittiva del patrimonio edilizio esistente, integrata con le cartografie storiche a partire dal Catasto Teresiano (1722), Catasto Cessato e Aggiornamenti, oltre alla numerosa documentazione fotografica. Il progetto di recupero e valorizzazione del centro storico è rappresentato nella apposita cartografia “ Tavole - zone di recupero modalità d’intervento “, in cui è indicato per ogni edificio il tipo di intervento che può essere effettuato. Le norme di attuazione del P.R.G sono state integrate con una dettagliata disciplina per la salvaguardia dei valori storico, culturali, architettonici, ambientali e paesistici presenti nei nuclei di antica formazione e forniscono indirizzi e criteri per la progettazione e la realizzazione degli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente. 5.1.b - Edifici di rilevante valore storico architettonico ed ambientale
Nei centri storici vi sono diversi edifici che, per le caratteristiche architettoniche e gli elementi di pregio, rivestono una notevole importanza nel contesto che li circonda. Per questi edifici, affinché vengano conservati e mantengano le qualità specifiche ed ambientali che rivestono ancor oggi, è prevista una normativa di tutela volta alla conservazione degli elementi architettonici che li caratterizzano.
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Una particolare importanza rivestono le ville storiche ed i parchi storici ; la normativa proposta è indirizzata al mantenimento dell’identità delle anche presenze storiche significative. 5.1.c - Cortine edilizie significative
Vi sono delle porzioni di centro storico caratterizzate dalla presenza di cortine edilizia significativa, in particolare in piazza Roma e lungo via Como , che devono essere conservata poiché costituiscono delle visuali caratteristiche oltre a rivestire un significato storico, sia per coloro che visitano il paese che per gli abitanti. 5.1.e - Ville e giardini di pregio ambientale e contesti di valore ambientale Le ville con determinate caratteristiche tipologiche ad architettoniche, attorniate da un giardino di valore ambientale, con la presenza di elementi arborei di pregio, sono state già state individuate dal P.R.G. vigente come ambiti di tutela . Diversamente, sono state classificate in zone residenziali a verde privato, abitazioni di più recente costruzione con aree di pertinenza a verde, che è opportuno tutelare nel loro insieme, per le caratteristiche ambientali complessive, pur consentendo eventuali ampliamenti o integrazioni edificatorie, purchè vengano conservate le caratteristiche del contesto, di aree verdi con edificazione rada. Anche per questi ambiti sono state inserite delle norme che prevano la conservazione dello stato esistente. 5.1.f - I percorsi
• Percorsi naturalistici in brughiera - montani sul monte Orfano
Sono stati evidenziati tutti i percorsi esistenti in Brughiera e i percorsi sul monte Orfano ed è stata apposta una normativa particolare per la tutela di tali ambiti
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5.2 - Ambiente naturale
5.2 a - Aree boscate
Per le aree boscate è stata integrata la normativa vigente evidenziando ulteriormente la tutela delle specifiche caratteristiche rurali e forestali che eviti l’impoverimento e alla distruzione del patrimonio arboreo. 5.2.c - Alberature stradali ed elementi arborei di valore ambientale
Sono state evidenziate le alberature stradali esistenti ed è stato previsto nella normativa il loro mantenimento. 5.2.d – Punti panoramici e coni di visuale paesaggistica
Alcuni punti panoramici significativi sono stati evidenziati con una specifica simbologia nella tavola progettuale della valenza paesistica, ai fini del mantenimento della visuale paesaggistica verso il Lago di Montorfano. Pertanto la nuova edificazione, ma anche la vegetazione nelle adiacenze di tali coni visuali, dovrà prestare una particolare attenzione e non dovrà in alcun modo porre ostacoli alla percezione del paesaggio. 5.2.e - Vincolo ambientale Il territorio comunale è interessato dal un vincolo ambientale ( D. Lgs 42/2004, – ex L. n° 1497/39). Pertanto nell’ambito si deve prestare una particolare attenzione nel proporre tipologie edilizie che si integrino con l’ambiente esistente, evitando la realizzazione di edifici con volumi o altezze eccessive che possano alterare lo skiline ed il contesto ambientale esistente.
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6 - Valutazione della sensibilità paesistica degli ambiti territoriali
Al fine di rendere maggiormente comprensibili la suddivisione del territorio comunale in classi di sensibilità paesistica, in conformità a quanto delineato nelle linee guida regionali, è stata elaborata una cartografia di sintesi in cui il territorio comunale è stato suddiviso in ambiti ai quali corrisponde una maggiore o minore sensibilità paesistica. La cartografia è inoltre corredata da alcune schede che dettagliano per i diversi ambiti, sistemico, vedutistico e simbolico, sia a livello sovralocale che locale, e che dovranno essere considerati nella progettazione ed esplicitati nella relazione paesistica allegata ai progetti. Quanto sopra costituisce un utile riferimento per la fase di redazione dei progetti edilizi ed urbanistici, soggetti alla valutazione ambientale – paesistica ai sensi della L.R. n° 12/2005
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DETERMINAZIONE DELLA CLASSE DI SENSIBILITA' PAESISTICA ( D.G.R. n° 7 / 11045 del 8.11.2002 ai sensi dell 'art. 30 P.T.P.R.) AMBITO A1 a-b –e - f Centro storico e nuclei antichi SISTEMICO VEDUTISTICO SIMBOLICO SOVRALOCALE SOVRALOCALE SOVRALOCALE
storici di valore artistico significativo
- Adiacenza a tracciati risalenti al 1722
( centro storico e lago di di immagine meritevole
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CLASSE DI SENSIBILITA' PAESISTICA
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Below is a list of abbreviations that may appear on the following pages in the Requirement/Limits columnthat tells you if there are any special requirements for coverage of your drug. List of Abbreviations PA: Prior Authorization. The Plan requires you or your physician to get prior authorization for certain drugs. This means that you will need to get approval before you fill your prescrip
UNEXPLAINED INFERTILITY Introduction To be given the diagnosis of unexplained infertility can be very unsatisfactory. Many people feel that it is easier to cope with a definite reason for your inability to conceive. Contrary to public opinion, and despite the ever-growing size of the human population, man is one of the least fertile of all animals. Studies have shown that the chances