Tappa 4 - Da Granges di Pragelato a Balziglia (15,8 km) Si parte dall’Hotel Passet di Pragelato in direzione dei Trampolini del Salto, lungo la strada asfaltata, fino al ponte. Da qui si imbocca la sterrata che corre lungo la sinistra orografica del Chisonetto e la si percorre fino ad arrivare al ponte successivo, costruito per le Olimpiadi Invernali del 2006. Hanno inizio i campi da golf (ci troviamo nella frazione di Traverses, prossimi al Plan, che in inverno ospita il Centro di Sci da Fondo). Si continua tenendo la sinistra orografica, costeggiando il fiume, lasciandosi a sinistra il Plan. In leggera salita si giunge a Pattemouche. Si passa sotto gli impianti del Clot de la Soma, a fianco della Locanda del Sole e del noleggio sci. Si arriva al parcheggio dei camper, all’imbocco del Parco Naturale della Val Troncea e in una manciata di metri si raggiunge il ponte Das Itreit, accesso ufficiale all’area protetta. Si lascia quindi la sinistra orografica per passare sulla destra e, dopo aver attraversato il Ponte, si risale lungo la carrozzabile. Si passa poco dopo a sinistra di una passerella in legno di recente costruzione fatta per attraversare il Torrente Chisone e visitare l’ex-mulino di Laval. Questo tratto in leggera salita attraversa un ponticello in legno e sbuca nel pianoro dove già si vede la casetta Informazioni e Vigilanza del Parco, con una fontana e l’incrocio con le indicazioni per Laval e Joussaud in salita. Sempre su strada carrozzabile, si superano Laval e Joussaud (quest’ultimo non segnalato ma dove i Valdesi si fermarono per la notte prima di affrontare il Colle del Pis). Proseguendo ci si lascia a sinistra il Sentiero dei Forestali di Pragelato, zona di pascolo indicata da un vecchio cartello. Ormai prossimi al Clot de la Soma, si supera il Belotte, struttura ricettiva chiusa. Fatta una curva la strada sale decisa verso monte: è l’unico tratto veramente impegnativo, ma di breve durata. Si sbuca sempre sulla carrozzabile degli impianti di risalita e a mezzacosta con un bel panorama a sinistra, si raggiungono in breve gli impianti del Clot de la Soma. Da qui un paio di alberi ombreggiano il sentiero che conduce in Punta Clot de la Soma, attraverso un crinale breve ma ripido e impegnativo, che si stacca in maniera non netta dalla strada di servizio degli impianti che continua a salire in maniera dolce. Giunti in Punta al Clot si può ammirare ancora meglio il belvedere, poi si prosegue prima in piano sulla crestina e poi in discesa verso l’ultimo pilone degli impianti, sulla cui parete è stata verniciata la tabella segnavia bianco/rosso. Di fronte si vede già il Pilone commemorativo Enrietto, da costeggiare. A questo punto il sentiero fa un pianetto corto e poi sale verso l’alto molto deciso e irto, spiana leggermente attraversando un rio e poi riprende a salire sempre deciso a mezzacosta. Giunti a un tornantino, si continua a destra, ormai al Col del Pis, a 2.614 m. d’altitudine, un dislivello complessivo in salita di 1.061 m. A questo punto inizia il sentiero 216, il cui fondo si alterna a pietre e fondo erboso, passando sotto la mole del gruppo montuoso Morefreddo e Ruetas. Il sentiero permette di scendere velocemente e di raggiungere in breve l’incrocio dove arriva una scorciatoia che si aggancia al sentiero 218/GTA che porta al Ricovero militare Moremout, che conduce in alto al Col dell’Albergian. Si attraversano alcuni rii che confluiranno nel Torrente Germanasca di Massello e con qualche curva sempre in breve tempo si raggiunge l’incrocio ufficiale con cartello segnavia. Lasciatasi sulla sinistra questa diramazione, se ne trova un’altra poco dopo sulla destra. E’ il sentiero 217 che conduce al Colle dell’Arcano, sotto la mole ormai frontale del Bric di Mezzogiorno. Già da questo punto verso valle si scorge un enorme omone di pietra, che si raggiunge in pochi minuti alla cui destra si scorgono le Bergerie Valloncrò. Nelle vicinanze si trova una grossa spaccatura tra le rocce che crea un canyon dal quale sbuca il corso d’acqua che dà origine alla grande Cascata del Pis. Ci si trova in zona Fun la Pla, dove il sentiero 216/GTA presenta un fondo pietroso da non sottovalutare; a mezzacosta attraversa tre rii che confluiscono nello stesso punto fino a giungere alle Bergerie Lauson. Il sentiero quasi a ritroso ritorna verso il salto roccioso della Cascata con un fondo decisamente impegnativo, pietroso di medio e piccolo calibro, tutto in movimento. Fa inizialmente un lungo traverso e poi si proietta verso il fondovalle con una discesa non così immediata. Si passa una zona di pascolo. Percorrendo la sinistra orografica si arriva al Clot Mian, lo si attraversa passando tra le mura e poco dopo con qualche svolta e un cambio di pendenza si arriva a Balziglia, prima roccaforte e rifugio dei Valdesi all’arrivo e luogo dove sacrificarono dolorosamente e tragicamente gli ostaggi che erano con loro. La Foresteria è anche un piccolo e interessante museo dell’epopea valdese. C’è un passaggio anch’esso stretto tra le mura delle prime case fino a giungere al ponte sulla strada asfaltata, segnalato dalla grande bacheca dedicata al GRV.
ESTRADIOL TOTAL E2 CBHPM 4.07.12.24-9 AMB 28.05.024-0 Sinonímia: E2. Estradiol 17-ß. Fisiologia: 1,3,5(10)-estratrien-3,17-ß-diol. Fórmula molecular = C18H24O2 Massa molecular = 272,388 g/mol Meia-vida (t½) biológica do estradiol = 16,9 horas. A secreção do E2 sofre ação concomitante do ritmo circadiano e do circalunar ou circamensal. Fora da gestação, o E2 é prod
TELESFORO BRAVO EXPÓSITO Perfil de un naturalista Diario de Avisos 20-1-2002 Telesforo Bravo Expósito nació en el era la llave al saber neto. La biblioteca Puerto de la Cruz (Tenerife) el día 5 de de la Normal –en la época de la Repú-blica– estaba extraordinariamente bien dotada. La Revista de Occidente , Dar-win, « Vidas Paralelas» de Plutarco, « Santa Juana�