a cura di Edoardo Ceriani e Raffaele Foglia - [email protected] Sonni e sogni tranquilli Il luogo è Casasolana
La Pala del Lotto,dalle Scuderie del Quirinale al Museo civico
Una di quelle case che, in tanti, sognerebbero di ave-re come propria. Una di quelle ospitalità che, tutti, de-sidererebbero trovare in vacanza. Che si tratti di una
(g. col.) Un evento, artistico ma non solo, eccezionale. Per tutto il me- ta. Questo evento, organizzato dal Comune di Asolo in collaborazione
notte, che si voglia stare qualche giorno in più. Casa-
se di luglio la Pala di Lorenzo Lotto “Apparizione della Vergine ai san- con la Diocesi di Treviso e la Sovrintendenza, servirà ad ammirare i
solana (via Sottocastello 18, tel. 0423.55754) ad Aso-
ti Antonio abate e Ludovico da Tolosa” potrà essere ammirata al Mu- dettagli più minuziosi con cui il genio del ‘500 la volle dipingere per
lo è atmosfera pura. Merito della titolare, Stefania
seo Civico di Asolo. Dopo aver lasciato la sua secolare sede nel duo- la confraternita dei Battuti, di cui la Regina Caterina Cornaro (Regina
Stangherlin Zanoni, e del marito che - con l’aiuto di
mo di Santa Maria Assunta, dalla cui posizione elevata dominava i fe- di Cipro, Armenia e Gerusalemme e Signora di Asolo), era solerte me-
una figlia infaticabile - gestiscono splendidamente
deli, la Pala di Lorenzo Lotto è stata sottoposta ad un accurato restau- cenate. Si vedono nitidamente l’antico maglio di Pagnano (officina fab-
questo tipico casale veneto dell’Ottocento immerso
ro per essere esposta sino al 12 giugno alle Scuderie del Quirinale, pri- brile tutt’oggi visitabile) e le colline su cui in alto sorge una città col
nel verde di un parco di settemila metri quadri. ma opera della mostra “Lorenzo Lotto”. La Pala ritorna ora ad Asolo e suo castello, ovvero Asolo. La Pala del Lotto è visitabile dal 1° al 31 lu-
Tre stanze, ampie e godibilissime. Spazi comuni aper-
prima di essere ricollocata, il 2 ottobre, all’interno della cattedrale, vie- glio al Museo civico di Asolo con i seguenti orari: venerdì-sabato-
ti, di una pulizia e di una cura che, talvolta, non si tro-
ne data la possibilità ai cittadini e ai turisti di poterla ammirare da vi- domenica 10-12/ 16-20 (per informazioni: BellAsolo - Tourist Services
vano nei più affermati hotel, una cortesia come poche
cino, come mai è stato possibile nei 500 anni da quando è stata dipin- in Veneto 0423 565478, www.bellasolo.it [email protected]).
e una superba prima colazione fanno di questo b&b ilposto ideale per un soggiorno nelle meraviglie di Aso-lo, perché la struttura non ha nulla da invidiare ai piùtitolati alberghi della zona. La coppia alla guida è af-
Asolo, la gioia d’un "cicchetto" fiatata e cortese, per un feeling che fa persino tene-
rezza: i titolari hanno deciso - dopo una vita spesa traMilano (lavoravano in due aziende farmaceutiche dif-ferenti), Vienna (dove avevano una gelateria) e Asolo(dove hanno gestito un bar del centro storico) - di de-
tra le meraviglie di una perla dicare le tre stanze al piano superiore della casa in cui
tuttora vivono (altro bel vantaggio) ad altrettante don-ne che hanno fatto la storia della città trevigiana: Ca-terina Cornaro - regina di Cipro, Armenia e Gerusa-lemme -, Eleonora Duse - la divina del teatro interna-zionale che ha scelto Asolo come sua ultima dimora
Paesaggi inimitabili, storia, cultura e tradizione: nel bel mezzo della ric- Se Asolo è storia (e che storia, le prime tracce
- e Freya Stark - scrittrice e fotografa inglese che og-
ca Marca trevigiana e nelle terre di Prosecco e Cartizze c’è una città che risalgono all’epoca preistorica), Asolo è anche
gi riposa poco distante da Eleonora Duse.
è soprattutto piacere. Partendo da quella vo-
Soggiornare a Casasolana, allora, diventa un piacere,
regala grandi emozioni e tante opportunità, dalla cucina al buon vivere glia di passeggiare (o "asolare" come dicono da
in un ambiente che profuma di storia e tradizione e in
queste parti) lungo le direttrici del centro per
una location che ha un altro grande pregio: quello,
poi approdare all’eccellenza della buona tavo-
cioè, di trovarsi a 800 metri dal centro della città (quin-
Nessun luogo è lontano. Il capolavoro let-
Stark (1893-1993), che oggi riposa poco distan-
la. L’olio, che qui costituisce una vera e pro-
di facilmente raggiungibile a piedi, malgrado la non
terario di Richard Bach è diventato anche il
te dalla Duse e che, scrittrice e fotografa, in vi-
pria chicca vista la produzione limitata, ma di
troppo dolce salita) e a un tiro di schioppo dalla fer-
motto di una delle aziende asolane doc, il cal-
ta ha portato nel Trevigiano il suo spirito av-
eccellente livello, il miele, i prodotti della mal-
mata della navetta che porta su e giù dalla piazza.
zaturificio di qualità Scarpa, uno di quei mar-
venturoso, intraprendente e coraggioso.
La zona - collinare e nel bel mezzo del bosco - aiuta,
chi più che mai spendibili nel mondo. Come
Ma Asolo, anche adesso, pulsa. E non sono po-
e i vini doc Montello e Colli Asolani: il massi-
e non poco, a conciliare il riposo con le bellezze del
lo era, un tempo, la Brionvega (chi non cono-
che le manifestazioni in grado di richiamare
mo, e ascoltate chi ci è passato, è gustarli se-
sce uno degli elettrodomestici ora diventato
tanta gente lungo quelle straordinarie salite
guendo i profumi che portano diritto nelle oste-
oggetto di modernariato?) e come lo è adesso
che, da più punti, portano al centro storico e
rie e nei caffé, dove è possibile concedersi un
la Selle Italia, industria leader nell’universo
alla Rocca, al Museo e all’acquedotto romano
tradizionale "cicchetto" accompagnato dal me-
della bicicletta. Nessun luogo è lontano, dun-
La Bot, al Castello e alla Cattedrale, per un per-
glio della produzione locale. Troverete sempre
que. Tanto meno Asolo, la perla della Marca,
corso che nasconde sorprese dietro ogni ango-
una porta aperta, una bottiglia di bollicine lo-
ovvero la provincia di Treviso. Un capolavoro
lo. Non ultime tutte quelle ville e quelle resi-
cali e un tagliere con salumi e formaggi. E a
incastonato nel bel mezzo di dolci colline. Uno
denze che s’incontrano - si vedono e non ve-
quel punto capirete, una volta di più, in qua-
di quei posti che andrebbero visitati, anche per-
dono nascoste da una rigogliosa vegetazione
le posto siete fortunatamente capitati.
ché scrigno di storia, arte, cultura ed enogastro-
Edoardo Ceriani
nomia. La via più facile è quella che arriva dall’auto-strada: a Vicenza Est, lasciando la direttrice che
Gerry, tanto. Monfumo
porta a Venezia, si gira verso la Valdastico, peruscire, dopo un breve tratto, a Vicenza Nord. e (ancor di più) arrosto
Da lì, una quarantina di chilometri su stradacomunque a percorrenza veloce, attraversan-
(e. cer.) Non è un caso che, a segnalarlo, siano tutte le
do quello che una volta era il ricco Nord Est
migliori guide, nessuna esclusa. Da Gerry, locanda e ri-
e che anche oggi, malgrado i morsi della cri-
storante a Monfumo (via Chiesa 6, tel. 0423 545082), è
si, continua a essere uno dei motori d’Italia. Da
- e con pieno merito - uno dei locali più eleganti e apprez-
una provincia all’altra, una volta entrati nel
zati della provincia di Treviso. Perché, mai perdendo di
Trevigiano, Asolo è proprio a un tiro di schiop-
vista le materie prime del territorio, ha avuto la felice in-
po. Ed è posizionata in un luogo strategico. Per-
tuizione di rivisitare elegantemente i piatti della tradizio-
ché, a un niente, ha le bellezze di Treviso e
ne, strizzando l’occhiolino alle innovazioni, che gli chef
quelle di Castelfranco Veneto. O, giusto se ci
portano in tavola con maestria. A regalare emozioni, poi,
si vuole orientare in altra direzione, Bassano
ci pensano i prodotti della stagionalità: dagli asparagi al-
del Grappa, Marostica o i vigneti della Valdob-
la selvaggina, dai formaggi ai fichi. Senza dimenticarsi
biadene, dove Prosecco e Cartizze sono i vini
del mondo - in senso lato - che sta attorno, perché Da
che fanno la parte del leone. Il massimo, in-
Gerry - e molto bene - si possono mangiare carne e pe-
somma, per chi volesse una vacanza a tutto
sce, con sorprendenti rivelazioni quando si pensa a co-
tondo, anche perché il mare di Jesolo o la mon-
me il cuoco sa usare il famoso Patanegra o come, splen-
tagna dell’altopiano di Asiago sono pratica-
didamente, un fiore di zucca possa riempirsi di crostacei.
mente equidistanti, a una cinquantina di mi-
A far da contorno, una cantina che rappresenta l’auten-
tico fiore all’occhiello: ben settecento etichette di vini tra
Ma Asolo è Asolo. Non c’è storia. Troppo bel-
italiani e stranieri. Con una clamorosa sorpresa, nel gior-
la. Troppo invitante. Troppo culturale. Troppo
no in cui siamo andati a cena in questa meraviglia nel-
di gusto. Troppo di tutto. Perché, e non ve lo
le colline sopra Asolo (che dista 5 chilometri, mentre Tre-
diranno soltanto gli asolani, si può davvero tro-
viso è a 40): abbiamo infatti trovato (e già che c’erava-
vare di tutto. A cominciare dalla bella gente,
mo assaggiato) un bianco e un rosso della Valtellina. E
che gira tra le vie della città, oggi come un tem-
sono, rispettivamente, il Ghibellino 2011 della cantina
po. Come quando cioè - giusto per proporre
Rainoldi di Chiuro e l’Ortensio Lando 2007 di Luca Facci-
qualche esempio per sottolineare come il cen-
nelli di Sondrio. Bottiglie che reggono tranquillamente il
tro abbia potuto costituire un palcoscenico idea-
confronto in una terra in grado di regalare grandi Prosec-
le di eventi unici - furono in particolare tre don-
ne a fare la fortuna della cittadina. A comin-
Impossibile, a questo punto, dimenticare la locanda (chi
ciare da Caterina Cornaro (1454-1510), signo-
ci va in vacanza potrebbe prendere in seria considerazio-
ra di Asolo, regina di Cipro, Armenia e Geru-
ne anche l’abbinata, che servirebbe a ovviare a eventua-
salemme, cresciuta con il mito dell’Oriente ed
li problemi di controlli per la patente.). Da Gerry dispo-
educata ad essere regnante: alla fine del ’400
ne di cinque camere complete di ogni comfort e alle stan-
trasforma il suo esilio asolano in una sfarzosa
ze è possibile ammirare un panorama di straordinaria
corte rinascimentale, cenacolo di artisti e in-
bellezza sulle colline. Satellitare o no, per arrivarci bi-
tellettuali. Per arrivare, poi, a Eleonora Duse
sogna percorrere la feltrina sino a superare la città di
(1858-1924): irrimediabilmente affascinata dal-
Montebelluna, quindi proseguire per Valdobbiadene e
la città, fissa ad Asolo («paesetto di merletti e
poi svoltare in direzione di Maser. Da qui, in pochi chilo-
di poesia») il suo "buen retiro", dove riposare
metri, si potrà raggiungere il ristorante in centro a Mon-
tra uno spettacolo e l’altro. Senza dimenticar-
DAL BASSO Una spettacolare panoramica di Asolo
si, pur tuttavia, della terza donna, ovvero Freya
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